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30 set 2014

“Ogni volta che rimprovero mio figlio”




 
Capita molto spesso che un genitore si trovi a richiamare in maniera anche molto forte il proprio figlio a causa dei compiti non fatti oppure che non voglia più studiare pur consapevoli della fatica a causa della diagnosi di Dislessia o DSA.
Vediamo che cosa accade e che cosa possiamo fare. 






Iniziamo questo post con il racconto di un genitore che ne rispecchia bene la situazione:


- La vicenda è sempre la stessa. Lui deve fare i compiti. Inizio a prenderlo con le buone, cerco di dirgli che “faremo poco” o che “finiremo subito”. Dopo tante scuse, facciamo qualcosa, anche se alla fine fa poco, troppo poco, perché abbiamo perso tanto tempo senza arrivare neppure a metà dei compiti. Così iniziamo ad innervosirci, sia io che lui, sino a quando accade che lo rimprovero in modo molto forte.
La serata finisce che i compiti non sono stati completati ed io mi sento fortemente in colpa per averlo rimproverato. Questo sentimento di colpa è sempre lo stesso ogni volta che rimprovero mio figlio. –



Nessuno vorrebbe faticare per far studiare il proprio bambino o bambina, ma se si tratta di uno studente con Dislessia, e manca un adeguato piano didattico da applicare anche a casa oppure un supporto di doposcuola, questo è purtroppo quasi all’ordine del giorno.



Cosa fare quando rimprovero mio figlio


Quando il rimprovero è avvenuto, ormai non si può far nulla, ed il senso di colpa è dietro l’angolo. Quello che però si può fare è giocare d’anticipo per le prossime volte.



Anticipare il problema


La prima cosa da fare, quando si ha una diagnosi di DSA, è prevedere nel Piano Didattico Personalizzato (e qui vi spiego che cos’è e come compilarlo in 5 passi) una riduzione del lavoro per casa affinché si studi per un massimo di 1,5-2 ore a pomeriggio.
Quando iniziate fatelo con l’esercizio più veloce, cercando di complimentarvi con il ragazzino anche per le piccole cose: se per noi riuscire in compito semplice può sembrare scontato, per lui potrebbe essere stata una grande fatica.

Molto importante è che alle primissime avvisaglie di nervosismo da parte di entrambi dovreste fermarmi. Riflettere che con forti o deboli rimproveri, liti o quant’altro, di certo non si migliora l’apprendimento di nessun bambino, soprattutto se è un bambino con Dislessia o DSA. Pensate che delle nozioni da imposte da rimproveri o ricatti restino impresse nella mente?



Strategie didattiche come soluzione


Di certo una soluzione molto efficace è quella di adottare strategie didattiche per Dislessia e DSA a casa.

Questo Blog, con tutti i suoi contenuti già pubblicati e molti altri in arrivo, nasce proprio per questo motivo (seguici qui)


Per ringraziarti di aver letto sino alla fine vi consiglio di prendere questa guida che ti aiuterà a trovare i migliori strumenti compensativi per lo studio (li trovi qui).